La prova in giudizio dell’atto interruttivo della prescrizione dei contributi da parte dell’ente previdenziale

La prova in giudizio dell’atto interruttivo della prescrizione dei contributi da parte dell’ente previdenziale

Gli avv.ti prof. Lorenzo Maria Dentici e Luigi Maini Lo Castopartners dello studio legale DLCI, hanno assistito con successo una società editrice di un noto quotidiano in un giudizio di opposizione avverso un avviso di addebito Inps, deducendo l’illegittimità dell’atto impugnato per difetto e/o carenza di motivazione, l’insussistenza della pretesa fatta valere dall’ente previdenziale e l’intervenuta prescrizione del credito.

Il Tribunale di Palermo ha accolto l’opposizione annullando l’avviso di addebito per intervenuta prescrizione.

In particolare il Tribunale ha affrontato la questione della prova in giudizio dell’atto interruttivo, affermando il principio che, quando questo sia inviato a mezzo pec, la stampa cartacea proveniente dall’ente, recante la “spunta” sulla casella “lettura” è inidonea a provare il ricevimento da parte del destinatario e, pertanto, l’interruzione della prescrizione.

Se ne desume a contrario la necessità si versare in atti le ricevute in formato eml di invio e di ricevimento. Per maggiori informazioni puoi contattare lo studio legale DLCI al n. 091.6811454 o puoi scrivere all’e-mail segreteria@dlcilaw.it. Seguiteci anche sui Social: Facebook e Linkedin.